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Nel volume "Luigi Battisti 1989-2019" (a cura di Francesca Gallo) per la prima volta si documenta e analizza la ricerca dell'artista, attivo a Roma dagli anni Novanta dopo essersi formato all'Accademia di Belle Arti dell'Aquila. Partito da una certa vicinanza al Neo-Geo, Battisti intraprende un percorso autonomo nella pittura che fedele all'astrazione lo conduce verso un'indagine sull'acquerello, il pastello, l'olio, con una predilezione per la carta, le grandi dimensioni, la serialità idealmente infinita e il rapporto dialettico fra la bidimensionalità della pittura e l'attrazione dello spazio concreto, con le installazioni. Nato dalla antologica "Luigi Battisti. Opere 1992-2019", presso il Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea della Sapienza (novembre 2019), oltre al saggio della curatrice, il libro raccoglie i testi di Luca Casadio, di Lucilla Meloni e un'intervista all'artista di Arianna Desideri.